Torino – Sorrento 932 chilometri

31 December 2013

Ieri avevamo davanti a noi 10 ore di macchina da Torino a Sorrento. Quale modo e occasione migliore per tirare giù liste di bilanci e buoni propositi?

Non avevamo ancora imboccato lo svincolo per Milano e io avevo già contato le nazioni dove ero stata, i viaggi fatti, i chilometri percorsi. La prima cosa che mi è venuta in mente alla voce “bilanci”.

All’altezza di Sasso Marconi è stato il momento dei buoni propositi e io ho ribadito che per me il 2014 sarà l’anno della concretezza, che magari non ci saranno grandi viaggi, ma che vorrei riuscire a mettere assieme tutte le mezze cose bellissime ma mezze che ho tirato su in questi anni.

All’altezza di Roncobilaccio lui mi fa notare che se al primo posto dei bilanci metto i chilometri fatti in un anno forse c’è il pericolo che il buon proposito della concretezza possa non funzionare.

Io ci mangio su un cornetto ai 5 cereali e all’uscita Barberino lo digerisco con una certa difficoltà, mettendo in fila sul finestrino tutti gli errori fatti nel 2013. Prima dei buoni propositi va fatta sempre la conta degli errori. Mi sono sempre comportata nel migliore dei modi? Ho sempre avuto rispetto degli altri? Prima di prendercela con l’anno appena trascorso, con la sfortunata e con Saturno contro, facciamo i conti con noi stessi.

Verso Monte San Savino avevo individuato in maniera netta il buon proposito di non basare più l’indice dei mie fallimenti e dei miei successi su una sorta di scala immaginaria della normalità. La normalità che io vedo e che mi pongo come traguardo correrà sempre più veloce di me. Noi siamo a Chianciano Terme e lei è già a Fabbro. E mentre noi a Fabbro ci fermiamo alla Bettola del Buttero lei sarà già dalle parti di Monterotondo.

(disse il saggio, il viaggio non è la meta, ma il filetto con patate lungo il percorso).

A Ceprano piove sempre più forte e le parole diventano più leggere, forse perché più strada si fa insieme, meno c’è bisogno di discorsi e linee d’azioni programmatiche.

A Napoli il traffico continua a rallentare, è la sera prima di Capodanno e nonostante la pioggia tutti escono. A Sorrento c’è il Comico Famoso in Piazza, che fai non te lo vai a vedere? Le curve di Scutari sono un lunga serpentone di auto e pioggia i vetri, la Normalità magari è lì nella  macchina avanti che litiga perché “te l’avevo detto io che pioveva, che ci siamo venuti a fare a Surriento, guarda che traffico, sicuro poi non lo fanno”.  Noi sorridiamo in silenzio. Io sorrido un po’ di più. Arrivati a casa è solo una faccenda di bottiglie di Barolo da scaricare sotto la pioggia.

Nel soggiorno la tavola è già apparecchiata per il cenone di stasera, la stufa è accesa e panettone is on the table. Sarà pure una vita irrisolta, ma mica siamo tipi da puzzle di 100 pezzi qua (mi dico allineando bottiglie di Barolo di Fontanafredda sul tavolo)

Buon 2014, che e che vi porti quello che non sapete di volere. Perché quello che si sa di volere bisogna andare a prenderselo (autocit).

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