A volte poi le cose succedono

8 July 2012

L’anno scorso di questi tempi scrivevo

Mi hanno detto che i 31 sono meglio dei 30. A trenta si fanno i bilanci, a 31 è un nuovo inizio. Io sinceramente a 32 spero di festeggiare e basta. [cit]

La mia idea di festeggiare e basta era tipo una festicciola sul terrazzo di casa, con le mie amiche che mi portavano qualche regalino, la bottiglia di prosecco e il vassoietto della rosticceria. Un vestito bello, un fermaglio a forma di coroncina in testa e baci baci sulla porta di casa.  Roba del genere. Magari per onorare la ricorrenza mi sarei presa un giorno di ferie e me ne sarai scesa al mare.

E invece anche quest’anno il giorno del mio compleanno sono andata al lavoro. Anche se pur sempre col vestito carino. E grazie. Avevo appena valicato la cima del monte ferie della decenza. E grazie. Erano dieci giorni che festeggiavo in giro per l’Europa.  Io e un bagaglio a mano di vestitini belli.

Nella mie più ottimistiche idee di festeggiamento non rientrava mica il balletto classico alla Roayl Opera a Londra. E manco il weekend nel castello in riva al lago nel countryside svedese.  E manco i molteplici bicchieri di vino rosè nei bar fighetti di Stoccolma. E manco farmi infilare un Tiffany al dito sotto la statua di Peter Pan ai Giardini di Kensigton. Se per questo. Soprattutto da chi l’anno scorso si limitava ad augurarmi buon compleanno nei commenti al post.

Ieri si è sposata una mia amica. Due anni fa, nel luglio 2010, a un mio brindisi di compleanno, ci aveva detto “Penso che nel 2012 mi sposo”. Ci sembrava un tempo lontanissimo.  Forse è stato un tempo lontanissimo. E poi le cose succedono.

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